"Sono molto contento, o sorelle mie dilettissime in Gesù Cristo, di rivolgere oggi a voi, per la prima volta come Direttore, la mia povera ed umile parola. Godo grandemente pensando alla vostra invidiabile sorte: avete fatto la scelta migliore come disse Gesù a Maria (di Betania): Maria optimam partem elegit. Avete rinunciato a tutto per unirvi mediante la Professione allo Sposo divino, vostra unica porzione. I tesori e le bellezze che con Lui si posseggono, come i piaceri che si gustano, sono molto diversi da quelli che possono dare la terra e il mondo. No, non si possono esprimere la felicità, la dignità di un'anima dichiarata sposa di Cristo. Rendete grazie al Signore della grandissima misericordia che vi ha usata e stabilendovi in perpetuo in tale stato di sicurezza; ringraziatelo della grandezza del dono già ricevuto e riflettete sulla vostra responsabilità a corrispondere alla vocazione francescana. Nelle difficoltà, nelle avversità della vita, animate dalla più viva confidenza nel vostro Sposo divino, non abbiate timore, perché Egli è il Signore.
Amate la povertà, la castità e soprattutto l'obbedienza. Siate obbedienti verso i vostri superiori e sarete sicure di riportare vittoria. E' Parola di Dio: - Vir oboediens loquetur victorias - l'uomo obbediente canterà vittoria"
(Discorso di P. Angelico alla prima Comunità di Suore)
Amate la povertà, la castità e soprattutto l'obbedienza. Siate obbedienti verso i vostri superiori e sarete sicure di riportare vittoria. E' Parola di Dio: - Vir oboediens loquetur victorias - l'uomo obbediente canterà vittoria"
(Discorso di P. Angelico alla prima Comunità di Suore)
Foto del 1897, da sinistra sedute: Suor Chiara, la superiora Suor Veronica e Suor Elisabetta, in piedi la novizia Suor Margherita, Suor Agnese e Suor Angelica, insieme alle orfanelle
Storia della Congregazione
L'idea di una Congregazione di Suore nacque in P. Angelico per intuizione divina, a seguito di due eventi luttuosi, che colpirono la città di Caltanissetta, la cui economia all'epoca era basata soprattutto sull'estrazione dello zolfo dalle miniere, disseminate in tutta la zona. La vita dei minatori era dura e poco remunerativa, le famiglie vivevano di stenti e, spesso, in condizioni di estrema povertà, tanto che, già a metà del XIX secolo, il Priore di S. Flavia, D. Giuseppe Benedetto Dusmet, si era molto prodigato per loro, arrivando persino a far costruire un intero quartiere, quello della Saccara, per togliere le "favelas", che proliferavano in città per ospitare le famiglie che qui si trasferivano da altri paesi.
A questo si aggiungevano frequentemente dei crolli, che lasciavano numerose vittime e tante famiglie, private dell'unico introito, si vedevano costrette all'estrema indigenza.
Furono proprio due tragedie minerarie, quella di Gessolungo nel 1881 e quella di Tumminelli nel 1882 a spingere P. Angelico alla fondazione di un'opera, che potesse assistere coloro che più avrebbero pagato per quelle tragedie: le orfane dei minatori.
L'inizio fu timido. Tre insegnanti terziarie Antonietta Gancitano, Filippa Volpes e Filomena Licitri, con umiltà si recarono di casa in casa per chiedere, soprattutto ai più ricchi, un aiuto finanziario, che potesse servire alla realizzazione di una piccola casa per accogliere alcune orfanelle. Raccolsero 400 lire e con esse P. Angelico diede inizio, nel 1883, alla costruzione di pochi locali, su due piani, adiacenti la chiesetta del Signore della Città.
Nel 1884 la struttura era pronta e P. Angelico vi accolse le prime orfanelle, affidandone l'istruzione alla stessa Filomena Licitri, Marietta Salomone e Concettina La Paglia, poi sostituita da Giuseppina Russo.
L'Istituto fu aperto fra il Settembre e l'Ottobre del 1884, probabilmente l'inaugurazione ufficiale fu il giorno della festa di S. Francesco.
Insieme alle maestre erano presenti due terziare, che P. Angelico aveva particolarmente seguito nel loro lungo discernimento vocazionale, erano Giuseppina Ruvolo e Grazia Pedano. Furono loro due che, intuendo il desiderio di P. Angelico di dare a quelle orfanelle non solo delle maestre ma anche delle madri, giunsero alla piena coscienza che il Signore chiedeva loro un salto di qualità, una donazione totale a Dio e alla cura spirituale e materna di quelle povere creature.
Così, dopo un anno di "noviziato", il 15 Ottobre 1885, ai piedi del Crocifisso, P. Angelico accoglieva la consacrazione di quelle due anime pie, che diventavano Suor Giuseppina e Suor Grazia, nasceva così la Congregazione delle Suore Francescane del Signore. A loro si aggiunse una terziaria carmelitana, Suor Francesca Martorana da Racalmuto, che, dopo appena due mesi, mostrando segni di alienazione, tornò al suo paese.
Nello stesso anno P. Angelico scrisse il Regolamento e lo Statuto della nascente Congregazione.
Le prime due suore si dedicarono con tutte le loro forze fisiche e spirituali per attuare il carisma voluto dal Fondatore.
Ma quella meravigliosa opera, che già sembrava solidamente realizzata, sembrò infrangersi miseramente agli inizi degli anni '90 del XIX secolo quando Suor Grazia lasciò per tornare in famiglia, dove c'era bisogno di lei e, poco dopo, la dolce Suor Giuseppina moriva, il 9 Agosto 1891, lasciando un vivo ricordo di santità nelle orfanelle e in coloro che l'avevano conosciuta.
P. Angelico pregò e chiese al Signore un'illuminazione per poter comprendere come continuare quell'opera, che sembrava abbandonata dal Cielo, ed ecco che, nel 1892, gli si presentarono tre delle ragazze, che erano cresciute nell'Istituto, chiedevano a P. Angelico di permettere loro la continuazione di quell'esperienza di vita e di fede, iniziata dall'indimenticata Suor Giuseppina; P. Angelico accolse con gioia la loro offerta totale: Vincenza Guarneri, Lucia Tuzzé e Rachele Marotta assunsero i nomi di Suor Veronica da Resuttano, Suor Chiara da Bompensiere e Suor Angelica da Piazza Armerina. Un anno dopo, nelle mani di P. Angelico emisero i voti e formarono la prima Comunità delle Suore Terziarie Francescane.
Dal vescovo fu nominata Superiora Suor Veronica Guarneri (poi unanimemente rieletta il 5 Aprile 1897); Suor Chiara fu designata quale Maestra delle Novizie, Suor Angelica come Economa, e P. Angelico come Direttore. La Congregazione riceveva, così, il suo assetto istituzionale.
Iniziarono, dunque, la loro attività di madri e maestre di vita le care suore, e, all'iniziale missione presso le orfanelle si unì ben presto il più ampio servizio a favore dei poveri della città, il Comune, infatti, istituì presso le Suore la "cucina economica", dove i poveri trovavano cibo e una parola di conforto da parte delle tre suore.
A loro si unirono poi Suor Agnese Marsala, Suor Elisabetta Russotto e Suor Margherita Indorato, tutte e tre formate alla scuola di Suor Chiara.
Nel 1897 fu demolito il prospetto della chiesetta, che, a spese della Contessa Maria Adelaide Testasecca, grande benefattrice dell'Istituto, fu ampliata di un terzo e fu costruito l'attuale prospetto in pietra di Sabucina, la chiesa, dopo gli ampi lavori, che segnarono anche l'aggiunta di un coro per le suore e l'erezione di quattro altari (dedicati a S. Francesco, S. Antonio, la Madonna di Pompei e S. Elisabetta), fu riaperta al culto il 2 Ottobre 1898.
Il 4 Ottobre 1899 Mons. Ignazio Zuccaro, vescovo di Caltanissetta, che, più volte, aveva personalmente visitato l'Istituto e apprezzato l'operato delle suore e del loro fondatore, faceva pervenire a P. Angelico l'attestato di approvazione della Congregazione:
A questo si aggiungevano frequentemente dei crolli, che lasciavano numerose vittime e tante famiglie, private dell'unico introito, si vedevano costrette all'estrema indigenza.
Furono proprio due tragedie minerarie, quella di Gessolungo nel 1881 e quella di Tumminelli nel 1882 a spingere P. Angelico alla fondazione di un'opera, che potesse assistere coloro che più avrebbero pagato per quelle tragedie: le orfane dei minatori.
L'inizio fu timido. Tre insegnanti terziarie Antonietta Gancitano, Filippa Volpes e Filomena Licitri, con umiltà si recarono di casa in casa per chiedere, soprattutto ai più ricchi, un aiuto finanziario, che potesse servire alla realizzazione di una piccola casa per accogliere alcune orfanelle. Raccolsero 400 lire e con esse P. Angelico diede inizio, nel 1883, alla costruzione di pochi locali, su due piani, adiacenti la chiesetta del Signore della Città.
Nel 1884 la struttura era pronta e P. Angelico vi accolse le prime orfanelle, affidandone l'istruzione alla stessa Filomena Licitri, Marietta Salomone e Concettina La Paglia, poi sostituita da Giuseppina Russo.
L'Istituto fu aperto fra il Settembre e l'Ottobre del 1884, probabilmente l'inaugurazione ufficiale fu il giorno della festa di S. Francesco.
Insieme alle maestre erano presenti due terziare, che P. Angelico aveva particolarmente seguito nel loro lungo discernimento vocazionale, erano Giuseppina Ruvolo e Grazia Pedano. Furono loro due che, intuendo il desiderio di P. Angelico di dare a quelle orfanelle non solo delle maestre ma anche delle madri, giunsero alla piena coscienza che il Signore chiedeva loro un salto di qualità, una donazione totale a Dio e alla cura spirituale e materna di quelle povere creature.
Così, dopo un anno di "noviziato", il 15 Ottobre 1885, ai piedi del Crocifisso, P. Angelico accoglieva la consacrazione di quelle due anime pie, che diventavano Suor Giuseppina e Suor Grazia, nasceva così la Congregazione delle Suore Francescane del Signore. A loro si aggiunse una terziaria carmelitana, Suor Francesca Martorana da Racalmuto, che, dopo appena due mesi, mostrando segni di alienazione, tornò al suo paese.
Nello stesso anno P. Angelico scrisse il Regolamento e lo Statuto della nascente Congregazione.
Le prime due suore si dedicarono con tutte le loro forze fisiche e spirituali per attuare il carisma voluto dal Fondatore.
Ma quella meravigliosa opera, che già sembrava solidamente realizzata, sembrò infrangersi miseramente agli inizi degli anni '90 del XIX secolo quando Suor Grazia lasciò per tornare in famiglia, dove c'era bisogno di lei e, poco dopo, la dolce Suor Giuseppina moriva, il 9 Agosto 1891, lasciando un vivo ricordo di santità nelle orfanelle e in coloro che l'avevano conosciuta.
P. Angelico pregò e chiese al Signore un'illuminazione per poter comprendere come continuare quell'opera, che sembrava abbandonata dal Cielo, ed ecco che, nel 1892, gli si presentarono tre delle ragazze, che erano cresciute nell'Istituto, chiedevano a P. Angelico di permettere loro la continuazione di quell'esperienza di vita e di fede, iniziata dall'indimenticata Suor Giuseppina; P. Angelico accolse con gioia la loro offerta totale: Vincenza Guarneri, Lucia Tuzzé e Rachele Marotta assunsero i nomi di Suor Veronica da Resuttano, Suor Chiara da Bompensiere e Suor Angelica da Piazza Armerina. Un anno dopo, nelle mani di P. Angelico emisero i voti e formarono la prima Comunità delle Suore Terziarie Francescane.
Dal vescovo fu nominata Superiora Suor Veronica Guarneri (poi unanimemente rieletta il 5 Aprile 1897); Suor Chiara fu designata quale Maestra delle Novizie, Suor Angelica come Economa, e P. Angelico come Direttore. La Congregazione riceveva, così, il suo assetto istituzionale.
Iniziarono, dunque, la loro attività di madri e maestre di vita le care suore, e, all'iniziale missione presso le orfanelle si unì ben presto il più ampio servizio a favore dei poveri della città, il Comune, infatti, istituì presso le Suore la "cucina economica", dove i poveri trovavano cibo e una parola di conforto da parte delle tre suore.
A loro si unirono poi Suor Agnese Marsala, Suor Elisabetta Russotto e Suor Margherita Indorato, tutte e tre formate alla scuola di Suor Chiara.
Nel 1897 fu demolito il prospetto della chiesetta, che, a spese della Contessa Maria Adelaide Testasecca, grande benefattrice dell'Istituto, fu ampliata di un terzo e fu costruito l'attuale prospetto in pietra di Sabucina, la chiesa, dopo gli ampi lavori, che segnarono anche l'aggiunta di un coro per le suore e l'erezione di quattro altari (dedicati a S. Francesco, S. Antonio, la Madonna di Pompei e S. Elisabetta), fu riaperta al culto il 2 Ottobre 1898.
Il 4 Ottobre 1899 Mons. Ignazio Zuccaro, vescovo di Caltanissetta, che, più volte, aveva personalmente visitato l'Istituto e apprezzato l'operato delle suore e del loro fondatore, faceva pervenire a P. Angelico l'attestato di approvazione della Congregazione:
Noi Ignazio Zuccaro, per grazia di Dio e della S. Sede Apostolica, Vescovo di Caltanissetta.
Con soddisfazione dell'animo nostro rilasciamo il presente attestato al M.R.P. Angelico Lipani, Definitore Cappuccino per approvazione della intrapresa Opera di Carità e per incoraggiamento a continuare, facendo voti che il Signore sempre di più la benedica.
Fin dall'inizio del nostro Ministero Episcopale rivolgemmo le nostre sollecite cure su d'una pia casa dal titolo: Istituto delle Terziarie Francescane cappuccine del Signore della Città, ove convivono alquante suore fin dall'anno 1883, epoca della fondazione ad opera del P. Angelico, le quali professando la Regola del Terz'Ordine di S. Francesco d'Assisi, hanno per iscopo di attendere alla propria cristiana perfezione ed alla educazione ed istruzione delle giovinette.
Esse, animate dal nuovo spirito francescano e guidate con grande industria e pazienza dal menzionato pio sacerdote, il quale non ha risparmiato sacrifici per formare una religiosa comunità in questi anni, docili ed ubbidienti al nostro indirizzo ed ai nostri consigli si sono avanzate tanto nella vita cristiana e devota da potersi dire una vera Comunità, su cui, racchiusa nella semplicità e nella santa umiltà, aleggia lo Spirito del Signore.
E ciò con nostra consolazione abbiamo potuto vedere confermato dalla fine preziosa di alcune di esse, che quali angiolette sonosi dipartite da questa terra.
Speriamo che il detto Istituto cresca sempre più e possa diffondersi nella nostra Diocesi e fuori, e con tale augurio lo benediciamo di cuore.
Dato dal nostro Palazzo il 4 Ottobre 1899.
+ Ignazio Vescovo
Con soddisfazione dell'animo nostro rilasciamo il presente attestato al M.R.P. Angelico Lipani, Definitore Cappuccino per approvazione della intrapresa Opera di Carità e per incoraggiamento a continuare, facendo voti che il Signore sempre di più la benedica.
Fin dall'inizio del nostro Ministero Episcopale rivolgemmo le nostre sollecite cure su d'una pia casa dal titolo: Istituto delle Terziarie Francescane cappuccine del Signore della Città, ove convivono alquante suore fin dall'anno 1883, epoca della fondazione ad opera del P. Angelico, le quali professando la Regola del Terz'Ordine di S. Francesco d'Assisi, hanno per iscopo di attendere alla propria cristiana perfezione ed alla educazione ed istruzione delle giovinette.
Esse, animate dal nuovo spirito francescano e guidate con grande industria e pazienza dal menzionato pio sacerdote, il quale non ha risparmiato sacrifici per formare una religiosa comunità in questi anni, docili ed ubbidienti al nostro indirizzo ed ai nostri consigli si sono avanzate tanto nella vita cristiana e devota da potersi dire una vera Comunità, su cui, racchiusa nella semplicità e nella santa umiltà, aleggia lo Spirito del Signore.
E ciò con nostra consolazione abbiamo potuto vedere confermato dalla fine preziosa di alcune di esse, che quali angiolette sonosi dipartite da questa terra.
Speriamo che il detto Istituto cresca sempre più e possa diffondersi nella nostra Diocesi e fuori, e con tale augurio lo benediciamo di cuore.
Dato dal nostro Palazzo il 4 Ottobre 1899.
+ Ignazio Vescovo
P. Angelico, con grande gioia ne diede notizia alle suore e rivolse loro un paterno, breve ma intenso discorso, invitandole ad amare la regola, a vivere umilmente e a non temere mai nelle avversità, perché il Signore non le avrebbe mai abbandonate.
Il mese successivo, il 9 Novembre moriva Suor Veronica, nell'abbraccio delle consorelle e delle orfanelle, accompagnata dalla preghiera di P. Angelico, a lei succedette Suor Angelica Marotta, ultima superstite delle tre ragazze che, alla morte di Suor Giuseppina Ruvolo, si erano presentate a P. Angelico per chiedergli di essere ammesse al Noviziato e continuare l'opera della cara madre e maestra.
Il mese successivo, il 9 Novembre moriva Suor Veronica, nell'abbraccio delle consorelle e delle orfanelle, accompagnata dalla preghiera di P. Angelico, a lei succedette Suor Angelica Marotta, ultima superstite delle tre ragazze che, alla morte di Suor Giuseppina Ruvolo, si erano presentate a P. Angelico per chiedergli di essere ammesse al Noviziato e continuare l'opera della cara madre e maestra.
Foto del 1909 che ritrae P. Angelico, le sorelle Teresa e Damiana, Suor Angelica fra le due, il Padre Guardiano del Convento di S. Michele e le prime suore.
Suor Angelica, unitamente a P. Angelico, volle dare alle orfanelle una casa più grande, così che potessero avere più spazio per potersi esprimere e crescere, così nel 1902 l'Istituto acquistò un pezzo di terreno accanto le fabbriche già esistenti, che servisse da zona ricreativa.
Giunsero gli anni della guerra e l'Istituto, oltre a svolgere la sua normale attività, si dedicò anche alla cura delle tante ferite che l'"inutile strage" provocò negli animi, afflitti da quella inaspettata e non voluta calamità
L'8 Giugno 1918, su richiesta di Mons. Antonio Augusto Intreccialagli, la Sacra Congregazione del Concilio, autorizzò il vescovo a fare atto di donazione all'Istituto delle terre e dei fabbricati attigui la chiesa del Signore della Città, era un atto fortemente voluto dall'Intreccialagli per dare alla Congregazione una sicurezza per il futuro, e P. Angelico, già ammalato, accolse con gioia la notizia nella piccola stanzetta di casa sua, dove trascorse gli ultimi anni della sua vita.
Mentre P. Angelico giaceva a letto giunse la notizia che il vescovo il prefetto avevano ordinato la chiusura dell'Istituto, P. Angelico pregò il can. Michele Gerbino di farsi suo tramite presso Mons. Intreccialagli, affinché l'atto venisse revocato, don Gerbino, insieme ad alcune terziarie si recò dal vescovo che revocò l'ordine e mandò la notifica al prefetto, salvando l'Istituto e le orfanelle.
La sera del 9 Luglio 1920 moriva P. Angelico, lasciando come testamento a Suor Angelica e alle sue suore la santità: "Fatevi sante, vi voglio tutte sante, per come santo voglio essere io". La morte del fondatore segnava un momento cruciale per l'Istituto e la Congregazione, ora bisognava andare avanti, preoccupandosi nel contempo di non tradire il carisma originario del fondatore.
Prima di morire P. Angelico lasciò a Suor Angelica le Costituzioni della Congregazione, che ella si premurò di far conoscere alle altre e di applicare con attenzione, coadiuvata dal nuovo direttore il can. Michele Gerbino, alunno e figlio spirituale di P. Angelico.
L'Istituto, intanto, cresceva apprezzato dal popolo e dalle autorità, erano già presenti le scuole elementari anche per le esterne e la scuola lavoro, quando nel 1921 il Provveditore agli Studi istituì una nuova classe elementare presso l'Istituto e chiamò ad insegnarvi una giovane maestra nissena, Margherita Maria Lapaglia, che, subito, si fece apprezzare sia per la preparazione che per l'umanità con cui seguiva le sue alunne.
Nel 1924 il can. Giacinto Burgio di Sommatino lasciava, per testamento, la sua ampia casa e il cospicuo patrimonio per l'apertura di un orfanotrofio, il vescovo pensò di affidare l'opera alle Suore Francescane del Signore e, dopo aver ottenuto l'obbediente consenso di Suor Angelica, il 1 Dicembre dello stesso anno fu inaugurata la prima casa filiale della Congregazione, che, ufficialmente, usciva dalle mura della città di Caltanissetta.
L'anno seguente una terribile sciagura si abbatté sull'Istituto, nel sereno mattino del 10 Luglio un improvviso e inatteso fulmine cade proprio nel cortile, ove le orfanelle e altri bambini giocavano, cercando refrigerio dall'afa estiva. La forte deflagrazione buttò tutti a terra e con terrore le Suore, subito, si recarono a rialzare gli atterriti bambini, ma quale dolore quando, dopo aver rialzato tutti, si accorsero che giacevano a terra, privi di vita, Sarina Arcerito e il piccolo Michelino Sanguedolce. Questa sciagura colpì profondamente Suor Angelica, che, da allora, iniziò a stare male.
Il 13 Marzo 1926 fu aperto l'Istituto S. Antonio di Delia, costruito a spese di don Floro Giuliana, per divenire Orfanotrofio maschile e scuola materna. Lo stesso anno Suor Angelica chiese al vescovo di dare il pesante incarico di Superiora alla giovane Suor Immacolata Lapaglia, che aveva tenuto come collaboratrice negli anni precedenti. Il 22 Dicembre Suor Immacolata fu nominata prima Madre Generale mentre Suor Angelica mantenne il titolo di Superiora dell'Istituto di Caltanissetta.
Giunsero gli anni della guerra e l'Istituto, oltre a svolgere la sua normale attività, si dedicò anche alla cura delle tante ferite che l'"inutile strage" provocò negli animi, afflitti da quella inaspettata e non voluta calamità
L'8 Giugno 1918, su richiesta di Mons. Antonio Augusto Intreccialagli, la Sacra Congregazione del Concilio, autorizzò il vescovo a fare atto di donazione all'Istituto delle terre e dei fabbricati attigui la chiesa del Signore della Città, era un atto fortemente voluto dall'Intreccialagli per dare alla Congregazione una sicurezza per il futuro, e P. Angelico, già ammalato, accolse con gioia la notizia nella piccola stanzetta di casa sua, dove trascorse gli ultimi anni della sua vita.
Mentre P. Angelico giaceva a letto giunse la notizia che il vescovo il prefetto avevano ordinato la chiusura dell'Istituto, P. Angelico pregò il can. Michele Gerbino di farsi suo tramite presso Mons. Intreccialagli, affinché l'atto venisse revocato, don Gerbino, insieme ad alcune terziarie si recò dal vescovo che revocò l'ordine e mandò la notifica al prefetto, salvando l'Istituto e le orfanelle.
La sera del 9 Luglio 1920 moriva P. Angelico, lasciando come testamento a Suor Angelica e alle sue suore la santità: "Fatevi sante, vi voglio tutte sante, per come santo voglio essere io". La morte del fondatore segnava un momento cruciale per l'Istituto e la Congregazione, ora bisognava andare avanti, preoccupandosi nel contempo di non tradire il carisma originario del fondatore.
Prima di morire P. Angelico lasciò a Suor Angelica le Costituzioni della Congregazione, che ella si premurò di far conoscere alle altre e di applicare con attenzione, coadiuvata dal nuovo direttore il can. Michele Gerbino, alunno e figlio spirituale di P. Angelico.
L'Istituto, intanto, cresceva apprezzato dal popolo e dalle autorità, erano già presenti le scuole elementari anche per le esterne e la scuola lavoro, quando nel 1921 il Provveditore agli Studi istituì una nuova classe elementare presso l'Istituto e chiamò ad insegnarvi una giovane maestra nissena, Margherita Maria Lapaglia, che, subito, si fece apprezzare sia per la preparazione che per l'umanità con cui seguiva le sue alunne.
Nel 1924 il can. Giacinto Burgio di Sommatino lasciava, per testamento, la sua ampia casa e il cospicuo patrimonio per l'apertura di un orfanotrofio, il vescovo pensò di affidare l'opera alle Suore Francescane del Signore e, dopo aver ottenuto l'obbediente consenso di Suor Angelica, il 1 Dicembre dello stesso anno fu inaugurata la prima casa filiale della Congregazione, che, ufficialmente, usciva dalle mura della città di Caltanissetta.
L'anno seguente una terribile sciagura si abbatté sull'Istituto, nel sereno mattino del 10 Luglio un improvviso e inatteso fulmine cade proprio nel cortile, ove le orfanelle e altri bambini giocavano, cercando refrigerio dall'afa estiva. La forte deflagrazione buttò tutti a terra e con terrore le Suore, subito, si recarono a rialzare gli atterriti bambini, ma quale dolore quando, dopo aver rialzato tutti, si accorsero che giacevano a terra, privi di vita, Sarina Arcerito e il piccolo Michelino Sanguedolce. Questa sciagura colpì profondamente Suor Angelica, che, da allora, iniziò a stare male.
Il 13 Marzo 1926 fu aperto l'Istituto S. Antonio di Delia, costruito a spese di don Floro Giuliana, per divenire Orfanotrofio maschile e scuola materna. Lo stesso anno Suor Angelica chiese al vescovo di dare il pesante incarico di Superiora alla giovane Suor Immacolata Lapaglia, che aveva tenuto come collaboratrice negli anni precedenti. Il 22 Dicembre Suor Immacolata fu nominata prima Madre Generale mentre Suor Angelica mantenne il titolo di Superiora dell'Istituto di Caltanissetta.
Madre Immacolata fra postulanti e novizie
Gli anni di Madre Immacolata furono anni ricchi e fecondi, donna di grande ingegno e di alte capacità organizzative si diede da fare per dare alla Congregazione un assetto preciso e chiaro.
Volle dare un impulso più ampio agli studi, permettendo alle ragazze, che dimostravano particolare intelligenza, di continuare gli studi sino al diploma. Promosse, insieme a Mons. Giovanni Rizzo, allora rettore del Seminario, lo studio del Catechismo e della cultura religiosa, organizzando una vera e propria scuola e, d'accordo con il vescovo, inviò le suore nelle parrocchie della città per istruire i fanciulli.
Diede un nuovo assetto anche alla Congregazione, scrisse le nuove Costituzioni, permeate da un forte spirito francescano, organizzò meglio il Noviziato, staccandolo dall'Aspirantato, istituì i ritiri mensili e, scrivendoli personalmente, fece circolare fra le suore opuscoli di preghiere e di riflessioni spirituali. Il 3 Gennaio 1934 fece sorgere in Istituto l'Associazione "Beata Gemma", legata all'Azione Cattolica, per l'istruzione religiosa delle fanciulle, che annualmente svolgeva una "gara" indetta dal consiglio superiore. Favorì e volle che la Congregazione sempre favorisse la nascita di associazioni religiose femminili, che portarono molte vocazioni alla vita francescana.
Il 1 Maggio 1927 inaugurò lo terza casa della Congregazione, l'Istituto "San Giuseppe" di Serradifalco con orfanotrofio e scuola materna. Già voluto da P. Angelico e poi rimandato a causa della morte di Suor Chiara Tuzzé, fu costruito a spese della signorina Carmela Migliore, che aveva donato per la nuova casa, i beni ereditati dai ricchi zii. Il 5 Settembre 1930 fu aperta una casa a Sutera e, a Novembre dello stesso anno, fu aperto il primo Istituto fuori dalla Sicilia, nella città calabrese di Curinga, in provincia di Catanzaro.
L'ampliamento geografico della Congregazione non fu una decisione facile, già all'epoca dell'apertura della prima casa a Sommatino, Suor Angelica aveva accolto con timore la proposta del vescovo e aveva accettato sostenuta da Suor Immacolata. Ora era questa stessa che doveva decidere se continuare questa "espansione", che richiedeva molta fiducia tanto nella Provvidenza quanto nelle suore che, man mano, venivano inviate nelle varie case.
Dal 1932 al 1937 vennero aperte altre quattro case: Maida (CZ), Acquaviva Platani (CL), S. Pietro a Maida (CZ) e Assoro (EN), ma il cuore di Madre Immacolata era al di là dello Stretto di Sicilia, la grande spinta coloniale dell'epoca non poteva non sollecitare uno spirito pieno del Signore alla missione, e lei sognava di poter portare le suore fra quelle popolazioni lontane, per conquistare a Dio quei tanti bambini, bisognosi di affetto, di cure, di fede. Ma, come novella Mosé, ella non poté vedere realizzati i suoi desideri in vita.
Nel 1935 celebrò il 50° anniversario della fondazione, organizzando tre giorni solenni di adorazione eucaristica e S. Messe cantante e inviando a tutte le case di suore e ai vescovi un album fotografico con la storia della Congregazione.
Nello stesso periodo furono redatte le nuove Costituzioni, che indicavano il fine generale, cioè promuovere la gloria di Dio e realizzare la santificazione dei membri della Congregazione tramite l'Osservanza dei tre voti e operando secondo la regola del Terz'Ordine francescano e le Costituzioni, e il fine principale, ossia promuovere il bene del prossimo, con l'istruzione e l'educazione delle orfane e della gioventù. Istituì anche le oblate e nominò patrona secondaria della Congregazione S. Elisabetta d'Ungheria. Prescrisse il Capitolo Generale ogni 6 anni e delineò con precisione le caratteristiche che devono avere una Madre Generale e una Superiora e le condizioni necessarie per l'apertura di nuove case, che dovevano sempre rimanere dipendenti dalla Casa Generalizia. Nel Luglio del 1935, il consultore della Congregazione dei Religiosi, fra' Lazzaro d'Arbonne, pur non trovando difetti nella Costituzioni, non ritenne opportuno approvarle, giudicandole, piuttosto, adatte ad un istituto di diritto diocesano, con grande dolore della Madre, che molto si era spesa per l'approvazione.
L'8 Dicembre 1937 il vescovo, Mons. Giovanni Jacono, eresse canonicamente l'Istituto e ne approvò, confermò e sanzionò le Costituzioni.
Pochi mesi dopo, il 19 Agosto 1938, dopo due anni di malattia, Madre Immacolata morì, compianta da tutta la Congregazione e da coloro che l'avevano conosciuta e amata. Il 21 Agosto, giorno delle esequie, il vescovo chiamò a succederle Suor Annina Ragusa, che, negli anni della malattia, era stata vicina a Madre Immacolata e ne aveva, in qualche modo, raccolto l'eredità.
Volle dare un impulso più ampio agli studi, permettendo alle ragazze, che dimostravano particolare intelligenza, di continuare gli studi sino al diploma. Promosse, insieme a Mons. Giovanni Rizzo, allora rettore del Seminario, lo studio del Catechismo e della cultura religiosa, organizzando una vera e propria scuola e, d'accordo con il vescovo, inviò le suore nelle parrocchie della città per istruire i fanciulli.
Diede un nuovo assetto anche alla Congregazione, scrisse le nuove Costituzioni, permeate da un forte spirito francescano, organizzò meglio il Noviziato, staccandolo dall'Aspirantato, istituì i ritiri mensili e, scrivendoli personalmente, fece circolare fra le suore opuscoli di preghiere e di riflessioni spirituali. Il 3 Gennaio 1934 fece sorgere in Istituto l'Associazione "Beata Gemma", legata all'Azione Cattolica, per l'istruzione religiosa delle fanciulle, che annualmente svolgeva una "gara" indetta dal consiglio superiore. Favorì e volle che la Congregazione sempre favorisse la nascita di associazioni religiose femminili, che portarono molte vocazioni alla vita francescana.
Il 1 Maggio 1927 inaugurò lo terza casa della Congregazione, l'Istituto "San Giuseppe" di Serradifalco con orfanotrofio e scuola materna. Già voluto da P. Angelico e poi rimandato a causa della morte di Suor Chiara Tuzzé, fu costruito a spese della signorina Carmela Migliore, che aveva donato per la nuova casa, i beni ereditati dai ricchi zii. Il 5 Settembre 1930 fu aperta una casa a Sutera e, a Novembre dello stesso anno, fu aperto il primo Istituto fuori dalla Sicilia, nella città calabrese di Curinga, in provincia di Catanzaro.
L'ampliamento geografico della Congregazione non fu una decisione facile, già all'epoca dell'apertura della prima casa a Sommatino, Suor Angelica aveva accolto con timore la proposta del vescovo e aveva accettato sostenuta da Suor Immacolata. Ora era questa stessa che doveva decidere se continuare questa "espansione", che richiedeva molta fiducia tanto nella Provvidenza quanto nelle suore che, man mano, venivano inviate nelle varie case.
Dal 1932 al 1937 vennero aperte altre quattro case: Maida (CZ), Acquaviva Platani (CL), S. Pietro a Maida (CZ) e Assoro (EN), ma il cuore di Madre Immacolata era al di là dello Stretto di Sicilia, la grande spinta coloniale dell'epoca non poteva non sollecitare uno spirito pieno del Signore alla missione, e lei sognava di poter portare le suore fra quelle popolazioni lontane, per conquistare a Dio quei tanti bambini, bisognosi di affetto, di cure, di fede. Ma, come novella Mosé, ella non poté vedere realizzati i suoi desideri in vita.
Nel 1935 celebrò il 50° anniversario della fondazione, organizzando tre giorni solenni di adorazione eucaristica e S. Messe cantante e inviando a tutte le case di suore e ai vescovi un album fotografico con la storia della Congregazione.
Nello stesso periodo furono redatte le nuove Costituzioni, che indicavano il fine generale, cioè promuovere la gloria di Dio e realizzare la santificazione dei membri della Congregazione tramite l'Osservanza dei tre voti e operando secondo la regola del Terz'Ordine francescano e le Costituzioni, e il fine principale, ossia promuovere il bene del prossimo, con l'istruzione e l'educazione delle orfane e della gioventù. Istituì anche le oblate e nominò patrona secondaria della Congregazione S. Elisabetta d'Ungheria. Prescrisse il Capitolo Generale ogni 6 anni e delineò con precisione le caratteristiche che devono avere una Madre Generale e una Superiora e le condizioni necessarie per l'apertura di nuove case, che dovevano sempre rimanere dipendenti dalla Casa Generalizia. Nel Luglio del 1935, il consultore della Congregazione dei Religiosi, fra' Lazzaro d'Arbonne, pur non trovando difetti nella Costituzioni, non ritenne opportuno approvarle, giudicandole, piuttosto, adatte ad un istituto di diritto diocesano, con grande dolore della Madre, che molto si era spesa per l'approvazione.
L'8 Dicembre 1937 il vescovo, Mons. Giovanni Jacono, eresse canonicamente l'Istituto e ne approvò, confermò e sanzionò le Costituzioni.
Pochi mesi dopo, il 19 Agosto 1938, dopo due anni di malattia, Madre Immacolata morì, compianta da tutta la Congregazione e da coloro che l'avevano conosciuta e amata. Il 21 Agosto, giorno delle esequie, il vescovo chiamò a succederle Suor Annina Ragusa, che, negli anni della malattia, era stata vicina a Madre Immacolata e ne aveva, in qualche modo, raccolto l'eredità.
Madre Annina Ragusa, a destra, e Suor Vincenzina Frijia dal Card. Ernesto Ruffini, protettore dell'Istituto.
Appena un anno dopo la nomina di Madre Annina, scoppiò la II Guerra Mondiale, furono anni difficili per tutti, le paure e la povertà sempre più diffusa prima, i bombardamenti e l'occupazione poi, misero a dura prova la Congregazione, che dovette affrontare problemi, che richiedevano una buona dose di coraggio. Madre Annina, che era l'erede spirituale di Suor Angelica e di Madre Immacolata, seppe gestire la situazione, affidandosi completamente alla Provvidenza, e ordinò alle suore di non chiudere mai le porte ai poveri, soprattutto nei tempi più difficili.
Negli anni della guerra Madre Annina aveva ampliato i locali dell'Istituto con i dormitori, la cucina, il refettorio delle suore e i serbatoi dell'acqua, ma, durante i bombardamenti, l'Istituto fu colpito e, quando le suore e le orfanelle tornarono dalla campagna dove si erano rifugiate, trovarono la casa irriconoscibile. In attesa della ricostruzione, l'Istituto fu ospitato presso la Villa Sacro Cuore, un tempo casa estiva dei Gesuiti. Durante il restauro furono aggiunti nuovi locali (sacrestia, sala per gli ospiti, dormitori, scuola materna).
Ancora, come ai tempi di P. Angelico, le suore questuavano di porta in porta, e distribuivano, poi, il cibo ai poveri, che bussavano alla loro porta.
Per volere di Madre Annina fu istituito il pensionato per le studentesse dei paesi vicini e i laboratori per immettere le ragazze nel mondo del lavoro, il catechismo per i piccoli e gli adulti.
Madre Annina curò molto la la formazione spirituale delle suore, per riscoprire il carisma del fondatore, volle, appoggiata dal popolo nisseno, che il corpo di P. Angelico venisse traslato dal cimitero di S. Maria degli Angeli alla Chiesa del Signore della Città, nel frattempo arricchita e abbellita. Il 19 Ottobre 1947 si poté finalmente realizzare il sogno di Madre Annina, e il corpo dell'amato fondatore ritornò fra le sue suore.
Nel primo decennio del generalato di Madre Annina si aprirono nuove case in Sicilia, Calabria e Puglia (Gizzeria, Gasperina, Squillace, Mussomeli, Tiriolo, Marcellinara, Gravina di Puglia, Fabrizia, Montauro, Maierà, Nicastro, Badolato, S. Eufemia Lamezia Terme), dedicato soprattutto al servizio per i fanciulli, con orfanotrofi e asili, delle giovani, con scuole di ricamo e lavoro, e degli anziani, con case di riposo.
Il 9 Luglio 1949 fu aperta una casa a Roma, in via Nomentana, che si arricchiva, poco dopo, di asilo, scuola elementare, scuola di ricamo, oratorio ed educandato, e che diverrà, poi, Casa Generalizia.
Madre Annina si prodigò molto per ottenere il riconoscimento della Santa Sede e provvide a una nuova edizione delle Costituzioni, certa che si fosse vicini all'approvazione, il 7 Dicembre 1950 - dopo il decreto presidenziale di riconoscimento della Congregazione a tutti gli effetti civili - Pio XII, con il decreto di lode del Card. Clemente Micara, prefetto della Sacra Congregazione dei Religiosi, dichiarava la Congregazione delle Suore Francescane del Signore di diritto pontificio e ne approvava e confermava per un settennio e ad esperimento le Costituzioni.
Negli anni della guerra Madre Annina aveva ampliato i locali dell'Istituto con i dormitori, la cucina, il refettorio delle suore e i serbatoi dell'acqua, ma, durante i bombardamenti, l'Istituto fu colpito e, quando le suore e le orfanelle tornarono dalla campagna dove si erano rifugiate, trovarono la casa irriconoscibile. In attesa della ricostruzione, l'Istituto fu ospitato presso la Villa Sacro Cuore, un tempo casa estiva dei Gesuiti. Durante il restauro furono aggiunti nuovi locali (sacrestia, sala per gli ospiti, dormitori, scuola materna).
Ancora, come ai tempi di P. Angelico, le suore questuavano di porta in porta, e distribuivano, poi, il cibo ai poveri, che bussavano alla loro porta.
Per volere di Madre Annina fu istituito il pensionato per le studentesse dei paesi vicini e i laboratori per immettere le ragazze nel mondo del lavoro, il catechismo per i piccoli e gli adulti.
Madre Annina curò molto la la formazione spirituale delle suore, per riscoprire il carisma del fondatore, volle, appoggiata dal popolo nisseno, che il corpo di P. Angelico venisse traslato dal cimitero di S. Maria degli Angeli alla Chiesa del Signore della Città, nel frattempo arricchita e abbellita. Il 19 Ottobre 1947 si poté finalmente realizzare il sogno di Madre Annina, e il corpo dell'amato fondatore ritornò fra le sue suore.
Nel primo decennio del generalato di Madre Annina si aprirono nuove case in Sicilia, Calabria e Puglia (Gizzeria, Gasperina, Squillace, Mussomeli, Tiriolo, Marcellinara, Gravina di Puglia, Fabrizia, Montauro, Maierà, Nicastro, Badolato, S. Eufemia Lamezia Terme), dedicato soprattutto al servizio per i fanciulli, con orfanotrofi e asili, delle giovani, con scuole di ricamo e lavoro, e degli anziani, con case di riposo.
Il 9 Luglio 1949 fu aperta una casa a Roma, in via Nomentana, che si arricchiva, poco dopo, di asilo, scuola elementare, scuola di ricamo, oratorio ed educandato, e che diverrà, poi, Casa Generalizia.
Madre Annina si prodigò molto per ottenere il riconoscimento della Santa Sede e provvide a una nuova edizione delle Costituzioni, certa che si fosse vicini all'approvazione, il 7 Dicembre 1950 - dopo il decreto presidenziale di riconoscimento della Congregazione a tutti gli effetti civili - Pio XII, con il decreto di lode del Card. Clemente Micara, prefetto della Sacra Congregazione dei Religiosi, dichiarava la Congregazione delle Suore Francescane del Signore di diritto pontificio e ne approvava e confermava per un settennio e ad esperimento le Costituzioni.
Nell'anno 1880, nella città di Caltanissetta, ebbe inizio il pio Sodalizio delle Suore Terziarie Francescane, dette del Signore della Città, per lo zelo del P. Angelico Lipani, dell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini. Il detto Sodalizio fu eretto dal Vescovo in Istituto di Diritto Diocesano.
Le Suore hanno, come fine generale, la santificazione propria, con l'osservanza, nella vita comune, dei tre voti semplici di ubbidienza, castità e povertà, secondo la Regola del Terz'Ordine Regolare di S. Francesco d'Assisi e le proprie Costituzioni; come fine speciale, l'educazione cristiana dei bimbi e delle bimbe negli Asili, nelle Scuole, e l'assistenza degli infermi negli Ospedali.
Avendo poi la Superiora Generale, con il suo Consiglio, rinnovato umilissime preghiere a Sua Santità Pio, per divina provvidenza, Papa XII, avvalorate dalle commendatizie degli Ordinari, perché si concedesse al suo Istituto, diffuso in molte diocesi, il decreto di lode e l'approvazione temporanea delle Costituzioni: essendo state accennate le predette preghiere, fin dal 29 Marzo 1946 dagli Em.mi e Rev.mi Signori Cardinali, preposti alla S. Congregazione dei Religiosi, rimettendo però la concessione del decreto, quando sarebbe aumentato il numero delle Suore.
L'Em.mo Sig. Card. Clemente Micara, Prefetto della S. Congregazione, diligentemente esaminato l'affare, avuto il voto dei Rev.mi Consultori, in forza delle speciali facoltà concesseGli, durante l'Anno Santo, dal S. Padre, con il presente Decreto, con alte parole, loda e raccomanda il predetto Istituto che si dichiara Congregazione di voti semplici, sotto il governo della Superiora Generale, da eleggersi ad ogni sei anni.
Inoltre approva e conferma le Costituzioni, redatte in lingua italiana, che sono conservate in autentico esemplare nell'Archivio di questa S. Congregazione, per un settennio e ad esperimento, salva sempre l'autorità degli Ordinari delle Diocesi, a norma dei SS. Canoni, non potendosi opporre niente in contrario.
Dato a Roma dalla S.C. dei Religiosi, il dì 7 Dicembre 1950
+ Card. Clemente Micara Pref.
P. Arcadio Larraona Segr.
Le Suore hanno, come fine generale, la santificazione propria, con l'osservanza, nella vita comune, dei tre voti semplici di ubbidienza, castità e povertà, secondo la Regola del Terz'Ordine Regolare di S. Francesco d'Assisi e le proprie Costituzioni; come fine speciale, l'educazione cristiana dei bimbi e delle bimbe negli Asili, nelle Scuole, e l'assistenza degli infermi negli Ospedali.
Avendo poi la Superiora Generale, con il suo Consiglio, rinnovato umilissime preghiere a Sua Santità Pio, per divina provvidenza, Papa XII, avvalorate dalle commendatizie degli Ordinari, perché si concedesse al suo Istituto, diffuso in molte diocesi, il decreto di lode e l'approvazione temporanea delle Costituzioni: essendo state accennate le predette preghiere, fin dal 29 Marzo 1946 dagli Em.mi e Rev.mi Signori Cardinali, preposti alla S. Congregazione dei Religiosi, rimettendo però la concessione del decreto, quando sarebbe aumentato il numero delle Suore.
L'Em.mo Sig. Card. Clemente Micara, Prefetto della S. Congregazione, diligentemente esaminato l'affare, avuto il voto dei Rev.mi Consultori, in forza delle speciali facoltà concesseGli, durante l'Anno Santo, dal S. Padre, con il presente Decreto, con alte parole, loda e raccomanda il predetto Istituto che si dichiara Congregazione di voti semplici, sotto il governo della Superiora Generale, da eleggersi ad ogni sei anni.
Inoltre approva e conferma le Costituzioni, redatte in lingua italiana, che sono conservate in autentico esemplare nell'Archivio di questa S. Congregazione, per un settennio e ad esperimento, salva sempre l'autorità degli Ordinari delle Diocesi, a norma dei SS. Canoni, non potendosi opporre niente in contrario.
Dato a Roma dalla S.C. dei Religiosi, il dì 7 Dicembre 1950
+ Card. Clemente Micara Pref.
P. Arcadio Larraona Segr.
Intanto si continuava ad aprire nuove case in Sicilia e Calabria (Pietraperzia, Albaneto, S. Pietro Apostolo, Curinga, Marausa, Villalba, Pietapaola) e il 27 Marzo 1953 il Papa nominava protettore della Congregazione il Card. Ernesto Ruffini, Arcivescovo di Palermo, che prendeva possesso della sua protettoria nell'Ottobre del 1955. Madre Annina volle incrementare gli studi sia fra gli ospiti dell'Istituto sia fra le suore, dall'Istituto, così, uscirono molte maestre d'asilo ed elementari, e vi furono le prime laureate. Fu acquistato il terreno accanto l'Istituto per la costruzione delle scuole e il 30 Ottobre 1955 la chiesa fu elevata a Santuario. Si aprirono i vari gradi di scuola sino all'Istituto Magistrale, legalmente riconosciuti.
Con Madre Annina la Congregazione solcò l'oceano. Il 24 Maggio 1954, infatti, chiamate dai missionari cappuccini, Madre Annina con sei suore volontarie salparono per il Brasile, dove giunsero l'8 Giugno, P. Cassiano da Villarosa e P. Agatangelo le presentarono al Card. Jaime de Barros Camara, arcivescovo di Rio de Janeiro, che lodò il coraggio dell'impresa. In attesa che fosse ultimata la costruzione della nuova casa, le suore furono accolte dalle suore alcantarine, che le aiutarono a conoscere la lingua e la cultura brasiliane. Il 18 Giugno 1954 tre suore andarono ad aprire una casa a Mantena, nello stato di Minas Gerais, chiamate dal missionario P. Giorgio Scarso. Il 10 Ottobre fu inaugurata la casa di Rio de Janeiro. Il 20 Novembre 1955 aprirono una casa a Jequitinhonha, il 2 Dicembre a Bapendì e il 4 Dicembre l'Istituto "Nostra Signora di Fàtima" a Mantena. Il 4 Marzo 1956 furono accolte dal vescovo le prime sei novizie brasiliane; il 26 Maggio Mons. Innocenzo Engelke donò alla Congregazione la casa e la chiesa costruite dalla Beata Francisca Paula (Nha Chica), che divenne Noviziato della Congregazione in Brasile. Seguendo il carisma del fondatore le suore in Brasile si dedicano all'educazione e l'accoglienza dei bambini, degli orfani, degli ammalati, anziani e poveri.
Le suore furono anche chiamate dal Card. Ruffini per prestare servizio presso il Collegio dei Fanciulli Mutilati a Palermo (1954-1975), presso l'Arcivescovato (1960-1967) e presso il Seminario Minore di Baida (1962-1967).
Nel Marzo 1955 fu inaugurata la "Squilla del Signore", organo informativo ufficiale della Congregazione, che sarà stampato sino al 1976.
Il 15 Ottobre 1957 fu celebrato, nella Casa Madre di Caltanissetta, il I Capitolo Generale della Congregazione, che trattò i temi riguardanti la pietà, lo studio e la disciplina. Fu eletta Madre Generale la stessa Madre Annina Ragusa. Nel Capitolo si sottolineò la necessità che tutte le suore avessero una preparazione spirituale e ascetica, oltre alla necessità di favorire gli studi di chi avesse mostrato particolari capacità. Il 4 Ottobre 1958 Madre Annina donò alle suore il manuale di preghiere Audi nos vocem meam, per l'uniformità nella preghiera e per accompagnare e incoraggiare le suore nella fatica e nei momenti di difficoltà.
Il 30 Agosto 1960, finalmente, il Papa S. Giovanni XXIII dava il decreto di lode, ultimo atto di riconoscimento ufficiale della Congregazione e l'approvazione definitiva delle Costituzioni. A ricordo dell'evento Madre Annina fece erigere nel giardino dell'Istituto il grande monumento, dedicato a S. Francesco d'Assisi.
Nel II Capitolo Generale, celebrato a Caltanissetta l'11 Aprile 1964, la Congregazione contava 55 case, di cui 49 in Italia, 5 in Brasile e 1 in Francia, con 136 suore di voti perpetui, 58 di voti temporanei, 14 novizie, 6 postulanti e 25 aspiranti.
Fu eletta Madre Generale Suor Vincenzina Frijia.
Con Madre Annina la Congregazione solcò l'oceano. Il 24 Maggio 1954, infatti, chiamate dai missionari cappuccini, Madre Annina con sei suore volontarie salparono per il Brasile, dove giunsero l'8 Giugno, P. Cassiano da Villarosa e P. Agatangelo le presentarono al Card. Jaime de Barros Camara, arcivescovo di Rio de Janeiro, che lodò il coraggio dell'impresa. In attesa che fosse ultimata la costruzione della nuova casa, le suore furono accolte dalle suore alcantarine, che le aiutarono a conoscere la lingua e la cultura brasiliane. Il 18 Giugno 1954 tre suore andarono ad aprire una casa a Mantena, nello stato di Minas Gerais, chiamate dal missionario P. Giorgio Scarso. Il 10 Ottobre fu inaugurata la casa di Rio de Janeiro. Il 20 Novembre 1955 aprirono una casa a Jequitinhonha, il 2 Dicembre a Bapendì e il 4 Dicembre l'Istituto "Nostra Signora di Fàtima" a Mantena. Il 4 Marzo 1956 furono accolte dal vescovo le prime sei novizie brasiliane; il 26 Maggio Mons. Innocenzo Engelke donò alla Congregazione la casa e la chiesa costruite dalla Beata Francisca Paula (Nha Chica), che divenne Noviziato della Congregazione in Brasile. Seguendo il carisma del fondatore le suore in Brasile si dedicano all'educazione e l'accoglienza dei bambini, degli orfani, degli ammalati, anziani e poveri.
Le suore furono anche chiamate dal Card. Ruffini per prestare servizio presso il Collegio dei Fanciulli Mutilati a Palermo (1954-1975), presso l'Arcivescovato (1960-1967) e presso il Seminario Minore di Baida (1962-1967).
Nel Marzo 1955 fu inaugurata la "Squilla del Signore", organo informativo ufficiale della Congregazione, che sarà stampato sino al 1976.
Il 15 Ottobre 1957 fu celebrato, nella Casa Madre di Caltanissetta, il I Capitolo Generale della Congregazione, che trattò i temi riguardanti la pietà, lo studio e la disciplina. Fu eletta Madre Generale la stessa Madre Annina Ragusa. Nel Capitolo si sottolineò la necessità che tutte le suore avessero una preparazione spirituale e ascetica, oltre alla necessità di favorire gli studi di chi avesse mostrato particolari capacità. Il 4 Ottobre 1958 Madre Annina donò alle suore il manuale di preghiere Audi nos vocem meam, per l'uniformità nella preghiera e per accompagnare e incoraggiare le suore nella fatica e nei momenti di difficoltà.
Il 30 Agosto 1960, finalmente, il Papa S. Giovanni XXIII dava il decreto di lode, ultimo atto di riconoscimento ufficiale della Congregazione e l'approvazione definitiva delle Costituzioni. A ricordo dell'evento Madre Annina fece erigere nel giardino dell'Istituto il grande monumento, dedicato a S. Francesco d'Assisi.
Nel II Capitolo Generale, celebrato a Caltanissetta l'11 Aprile 1964, la Congregazione contava 55 case, di cui 49 in Italia, 5 in Brasile e 1 in Francia, con 136 suore di voti perpetui, 58 di voti temporanei, 14 novizie, 6 postulanti e 25 aspiranti.
Fu eletta Madre Generale Suor Vincenzina Frijia.
L'Istituto Francisca Paula de Jesus a Rio de Janeiro
Madre Vincenzina si preoccupò molto dell'aspetto vocazionale, invitando le suore di tutte le case ad un'intensa azione vocazionale, con particolare attenzione a quelle ragazze che dimostravano particolare interesse alla spiritualità della Congregazione.
Realizzò l'aspirantato in Italia, aprì una nuova casa a Gela (10 Ottobre 1964) e iniziò (e quasi ultimò) la costruzione di un centro di spiritualità in Contrada Juculia a Caltanissetta.
Dieci mesi dopo la sua elezione (1965) partì per il Brasile, dove andò a visitare le case di Rio, Mantena e Baependì e dove inaugurò l'Istituto "Francisca Paula de Jesus" a Rio de Janeiro (1965). Di ritorno fece tappa a Herlies, per far visita alle suore, che operavano nella cittadina francese.
Il 24 Aprile 1966 iniziò la visita delle case italiane, che durò quasi due mesi. Tornò a Caltanissetta il 20 Giugno e il giorno dopo venne colpita da embolia, pochi giorni dopo, il 7 Luglio 1966 moriva, lasciando alle consorelle un'eredità spirituale grandissima, fatta di carità e umiltà.
Il III Capitolo Generale, convocato per il 15 Ottobre dello stesso anno, rielesse Madre Annina Ragusa.
Realizzò l'aspirantato in Italia, aprì una nuova casa a Gela (10 Ottobre 1964) e iniziò (e quasi ultimò) la costruzione di un centro di spiritualità in Contrada Juculia a Caltanissetta.
Dieci mesi dopo la sua elezione (1965) partì per il Brasile, dove andò a visitare le case di Rio, Mantena e Baependì e dove inaugurò l'Istituto "Francisca Paula de Jesus" a Rio de Janeiro (1965). Di ritorno fece tappa a Herlies, per far visita alle suore, che operavano nella cittadina francese.
Il 24 Aprile 1966 iniziò la visita delle case italiane, che durò quasi due mesi. Tornò a Caltanissetta il 20 Giugno e il giorno dopo venne colpita da embolia, pochi giorni dopo, il 7 Luglio 1966 moriva, lasciando alle consorelle un'eredità spirituale grandissima, fatta di carità e umiltà.
Il III Capitolo Generale, convocato per il 15 Ottobre dello stesso anno, rielesse Madre Annina Ragusa.
Un momento di festa alla Fr. Angelico Lipani School nelle Filippine
In questo secondo mandato, che durò altri 18 anni, Madre Annina dovette fare i conti con il rinnovamento conciliare, che non fu facile da affrontare, a causa dell'uscita di molte suore. La delicatezza della situazione richiese a Madre Annina uno sforzo particolare, si doveva ovviare alla mancanza di personale nelle case (per cui molte opere furono ridimensionate o chiuse) e cercare di arginare la defezione delle suore, per cui la Madre si mostrò più vicina e pronta sempre all'ascolto delle esigenze varie.
In questi anni furono chiuse 11 case in Italia e ne furono aperte 5 (Albi, Caltanissetta, Caltanissetta, Montedoro e Fontevivola), oltre a tre case in Sudamerica a Patos de Minas, Lagoa Formosa e Belo Horizonte.
La necessità di rinnovamento, alla luce dei documenti conciliari, richiedeva uno speciale studio per il rinnovamento delle Costituzioni, così Madre Annina inviò a tutte le suore un questionario, chiedendo di esprimere le loro idee e i loro consigli, in vista di un Capitolo straordinario, che avrebbe avuto come compito quello di redarre le nuove Costituzioni.
Il Capitolo si tenne a Caltanissetta dal 2 al 19 Agosto 1969, si discussero i vari temi, si rinnovarono quelle parti che necessitavano un adeguamento alle disposizioni conciliari e, il 20 Settembre, il testo, che si basava sul messaggio del Vangelo, sui documenti conciliari e sulla spiritualità francescana e del fondatore, fu inviato alla Sacra Congregazione del Religiosi per l'approvazione, che giunse il 10 Dicembre 1970.
Il testo era così diviso: 1- Costituzioni; 2- Direttorio; 3- Norme di Diritto Ecclesiastico e delle nostre Costituzioni; 4- Servizio verso le consorelle e competenze degli organi.
Nello stesso 1970 il noviziato sudamericano fu trasferito da Baependì nella nuova casa di Belo Horizonte, aperta l'anno prima, in una piccola casa guidata da Suor Arcangelina Guzzo. Successivamente il noviziato fu trasferito al bairro Santa Ines, sempre a Belo Horizonte.
Nel 1972, al V Capitolo Generale, le Costituzioni furono riviste e si meditò e studiò l'esortazione apostolica Evangelica testificatio di Paolo VI, sul rinnovamento della vita religiosa, alla luce degli insegnamenti del Concilio.
Furono indetti diversi corsi di aggiornamento, esercizi spirituali annuali per tutte le suore, visite più frequenti alle case filiali.
In quegli anni, a causa dei problemi di cui si disse sopra, la Sacra Congregazione dei Religiosi, dietro sollecitazioni esterne, inviò un assistente religioso per vigilare sul cammino intrapreso, sia in Italia che in Brasile. La presenza dell'assistente, tuttavia, non fu di alcuna utilità al sanamento di alcune divergenze sorte fra la sede generalizia e alcune case d'oltreoceano, poi risolte in seno alla stessa Congregazione, grazie all'opera piena di fede e di carità di Madre Annina.
In questi anni venne aperta la casa di preghiera a Palermo (1973), inaugurata la casa di preghiera di Juculia (1975) e avviata la sede generalizia a Roma (1978).
Il 21 Aprile 1978, in riconoscenza per l'opera instancabile svolta dalle suore in Brasile, Suor Matilde Galiano ricevette, a Ouro Preto, la medaglia d'onore e il diploma al merito civile.
Il VI Capitolo Generale fu il primo celebrato a Roma, nella sede di Via Prato Lauro 41, il 22 Agosto 1978.
Il 16 Aprile 1980 la sede generalizia si stabilì in via S. Alessandro 360 e il noviziato fu trasferito da Caltanissetta a Roma, in Via Prato Lauro, per garantire una migliore formazione spirituale e teologica, secondo le istruzioni conciliari, pontificie e della Sacra Congregazione.
L'8 Dicembre 1983 fu aperta la prima casa asiatica, a Manila nelle Filippine e, il 20 Aprile 1984 la prima casa in Bolivia, a Cochabamba.
Negli anni del suo secondo generalato, Madre Annina si prodigò soprattutto per la formazione spirituale e culturale delle suore, puntando più alla qualità che alla quantità, al termine del suo mandato la Congregazione contava 8 laureate, 31 insegnanti elementari e 60 maestre di scuola materna.
Madre Annina, in questi anni, lasciò alle suore un esempio di fede e di coraggio, di totale fiducia nella Provvidenza Divina, di apertura di cuore alla voce dello Spirito Santo. Con amore e dedizione servì la Congregazione, traghettandola al di là delle acque pericolose dei fermenti post conciliari, e donando alle suore gli strumenti per affrontare la nuova epoca.
Il VII Capitolo Generale, tenuto anch'esso a Roma, nella sede di Via S. Alessandro 360, il 15 Ottobre 1984 elesse Madre Giacinta Cammarata.
In questi anni furono chiuse 11 case in Italia e ne furono aperte 5 (Albi, Caltanissetta, Caltanissetta, Montedoro e Fontevivola), oltre a tre case in Sudamerica a Patos de Minas, Lagoa Formosa e Belo Horizonte.
La necessità di rinnovamento, alla luce dei documenti conciliari, richiedeva uno speciale studio per il rinnovamento delle Costituzioni, così Madre Annina inviò a tutte le suore un questionario, chiedendo di esprimere le loro idee e i loro consigli, in vista di un Capitolo straordinario, che avrebbe avuto come compito quello di redarre le nuove Costituzioni.
Il Capitolo si tenne a Caltanissetta dal 2 al 19 Agosto 1969, si discussero i vari temi, si rinnovarono quelle parti che necessitavano un adeguamento alle disposizioni conciliari e, il 20 Settembre, il testo, che si basava sul messaggio del Vangelo, sui documenti conciliari e sulla spiritualità francescana e del fondatore, fu inviato alla Sacra Congregazione del Religiosi per l'approvazione, che giunse il 10 Dicembre 1970.
Il testo era così diviso: 1- Costituzioni; 2- Direttorio; 3- Norme di Diritto Ecclesiastico e delle nostre Costituzioni; 4- Servizio verso le consorelle e competenze degli organi.
Nello stesso 1970 il noviziato sudamericano fu trasferito da Baependì nella nuova casa di Belo Horizonte, aperta l'anno prima, in una piccola casa guidata da Suor Arcangelina Guzzo. Successivamente il noviziato fu trasferito al bairro Santa Ines, sempre a Belo Horizonte.
Nel 1972, al V Capitolo Generale, le Costituzioni furono riviste e si meditò e studiò l'esortazione apostolica Evangelica testificatio di Paolo VI, sul rinnovamento della vita religiosa, alla luce degli insegnamenti del Concilio.
Furono indetti diversi corsi di aggiornamento, esercizi spirituali annuali per tutte le suore, visite più frequenti alle case filiali.
In quegli anni, a causa dei problemi di cui si disse sopra, la Sacra Congregazione dei Religiosi, dietro sollecitazioni esterne, inviò un assistente religioso per vigilare sul cammino intrapreso, sia in Italia che in Brasile. La presenza dell'assistente, tuttavia, non fu di alcuna utilità al sanamento di alcune divergenze sorte fra la sede generalizia e alcune case d'oltreoceano, poi risolte in seno alla stessa Congregazione, grazie all'opera piena di fede e di carità di Madre Annina.
In questi anni venne aperta la casa di preghiera a Palermo (1973), inaugurata la casa di preghiera di Juculia (1975) e avviata la sede generalizia a Roma (1978).
Il 21 Aprile 1978, in riconoscenza per l'opera instancabile svolta dalle suore in Brasile, Suor Matilde Galiano ricevette, a Ouro Preto, la medaglia d'onore e il diploma al merito civile.
Il VI Capitolo Generale fu il primo celebrato a Roma, nella sede di Via Prato Lauro 41, il 22 Agosto 1978.
Il 16 Aprile 1980 la sede generalizia si stabilì in via S. Alessandro 360 e il noviziato fu trasferito da Caltanissetta a Roma, in Via Prato Lauro, per garantire una migliore formazione spirituale e teologica, secondo le istruzioni conciliari, pontificie e della Sacra Congregazione.
L'8 Dicembre 1983 fu aperta la prima casa asiatica, a Manila nelle Filippine e, il 20 Aprile 1984 la prima casa in Bolivia, a Cochabamba.
Negli anni del suo secondo generalato, Madre Annina si prodigò soprattutto per la formazione spirituale e culturale delle suore, puntando più alla qualità che alla quantità, al termine del suo mandato la Congregazione contava 8 laureate, 31 insegnanti elementari e 60 maestre di scuola materna.
Madre Annina, in questi anni, lasciò alle suore un esempio di fede e di coraggio, di totale fiducia nella Provvidenza Divina, di apertura di cuore alla voce dello Spirito Santo. Con amore e dedizione servì la Congregazione, traghettandola al di là delle acque pericolose dei fermenti post conciliari, e donando alle suore gli strumenti per affrontare la nuova epoca.
Il VII Capitolo Generale, tenuto anch'esso a Roma, nella sede di Via S. Alessandro 360, il 15 Ottobre 1984 elesse Madre Giacinta Cammarata.
Un momento dell'incontro con S. Giovanni Paolo II, al termine delle celebrazioni del Centenario della Congregazione (15.10.1986)
Madre Giacinta, sin dall'inizio del suo generalato, volle impostare il suo lavoro soprattutto sulla formazione delle suore e sull'opera vocazionale, invitando le suore a un'intensa attività vocazionale, soprattutto con l'esempio della vita.
Il 15 Ottobre 1985 celebrò il Centenario della fondazione con solenni celebrazioni nella Casa Madre di Caltanissetta e in tutte le case della Congregazione, culminate nella solenne celebrazione in S. Pietro e nell'udienza privata e pubblica con il Papa S. Giovanni Paolo II (15.10.1986).
Fra il 1986 e il 1987 venne approvato il nuovo testo della Regola e del Direttorio, scritti "sulle tracce di spiritualità francescana dettataci dal nostro veneratissimo Padre Angelico Lipani" e adeguati alle esigenze dei tempi.
Insistendo sul valore della formazione spirituale e culturale, Madre Giacinta volle promuovere la vita di preghiera, raccomandando alle suore una spiritualità contemplativa completa, e volle il Progetto di formazione permanente, completo, dinamico, organico, diviso per settore. Incaricò una "ispettrice generale" di visitare tutte le scuole della Congregazione per provvedere agli adeguati aggiornamenti, tramite il Progetto educativo. Nominò una commissione per redarre l'Ordo Celebrandi Capituli.
Madre Giacinta visitò due volte le case del Sudamerica, che dimostrarono non solo una grande maturità spirituale ma anche la capacità di svolgere la missione di accoglienza ed assistenza a bambini, ammalati e anziani in modo magistrale. Concesse più autonomia alle case delle Filippine, per dare loro la possibilità di organizzarsi secondo le esigenze di quei luoghi. Promosse e accompagnò gli studi universitari delle suore.
Il 15 e 16 Dicembre 1995 volle un Convegno, tenutosi a Caltanissetta, sulla figura di Padre Angelico Lipani, come atto preliminare per studiare se fosse stata opportuna l'apertura di un processo di canonizzazione, dopo così tanti anni dalla morte. Il Convengo, a cui parteciparono valenti studiosi, quali Mons. Cataldo Naro, P. Calogero Peri, P. Salvatore Vacca, P. Gaspare Lo Nigro, don Giuseppe Sorce Lo Vullo, don Francesco Lomanto e i professori Angelo Sindoni, Giorgio Rossi e Pietro Borzomati, mise in luce, per la prima volta in maniera documentale, la vita, le opere e la spiritualità di P. Angelico, e si decise, con grande gioia, di chiedere il nulla osta per l'apertura del Processo. Gli atti del Convegno furono pubblicati l'anno seguente nel testo Angelico Lipani (vedi libri).
Nel IX Capitolo Generale, celebrato a Juculia dal 4 al 16 Agosto 1996, fu eletta Madre Generale Suor Celestina Dinarello.
Il 15 Ottobre 1985 celebrò il Centenario della fondazione con solenni celebrazioni nella Casa Madre di Caltanissetta e in tutte le case della Congregazione, culminate nella solenne celebrazione in S. Pietro e nell'udienza privata e pubblica con il Papa S. Giovanni Paolo II (15.10.1986).
Fra il 1986 e il 1987 venne approvato il nuovo testo della Regola e del Direttorio, scritti "sulle tracce di spiritualità francescana dettataci dal nostro veneratissimo Padre Angelico Lipani" e adeguati alle esigenze dei tempi.
Insistendo sul valore della formazione spirituale e culturale, Madre Giacinta volle promuovere la vita di preghiera, raccomandando alle suore una spiritualità contemplativa completa, e volle il Progetto di formazione permanente, completo, dinamico, organico, diviso per settore. Incaricò una "ispettrice generale" di visitare tutte le scuole della Congregazione per provvedere agli adeguati aggiornamenti, tramite il Progetto educativo. Nominò una commissione per redarre l'Ordo Celebrandi Capituli.
Madre Giacinta visitò due volte le case del Sudamerica, che dimostrarono non solo una grande maturità spirituale ma anche la capacità di svolgere la missione di accoglienza ed assistenza a bambini, ammalati e anziani in modo magistrale. Concesse più autonomia alle case delle Filippine, per dare loro la possibilità di organizzarsi secondo le esigenze di quei luoghi. Promosse e accompagnò gli studi universitari delle suore.
Il 15 e 16 Dicembre 1995 volle un Convegno, tenutosi a Caltanissetta, sulla figura di Padre Angelico Lipani, come atto preliminare per studiare se fosse stata opportuna l'apertura di un processo di canonizzazione, dopo così tanti anni dalla morte. Il Convengo, a cui parteciparono valenti studiosi, quali Mons. Cataldo Naro, P. Calogero Peri, P. Salvatore Vacca, P. Gaspare Lo Nigro, don Giuseppe Sorce Lo Vullo, don Francesco Lomanto e i professori Angelo Sindoni, Giorgio Rossi e Pietro Borzomati, mise in luce, per la prima volta in maniera documentale, la vita, le opere e la spiritualità di P. Angelico, e si decise, con grande gioia, di chiedere il nulla osta per l'apertura del Processo. Gli atti del Convegno furono pubblicati l'anno seguente nel testo Angelico Lipani (vedi libri).
Nel IX Capitolo Generale, celebrato a Juculia dal 4 al 16 Agosto 1996, fu eletta Madre Generale Suor Celestina Dinarello.
Mons. Alfredo Maria Garsìa, vescovo di Caltanissetta, e P. Gaspare Lo Nigro, vice-postulatore della Causa di Canonizzazione di P. Angelico.
Madre Celestina ha dovuto affrontare le difficoltà della grande crisi spirituale, che ha avuto il suo exploit alla fine degli anni '90, con grande fiducia nella Misericordia Divina ha affidato al Signore la sua missione e, coltivando nelle suore la preghiera e la formazione, ha cercato di evitare un eccessivo contagio della Congregazione; ha raccomandato lo studio delle Costituzioni e del Carisma della Congregazione, i ritiri, lo studio e la conoscenza della vita del fondatore P. Angelico Lipani.
Il 14 Gennaio 1997 si è aperta la prima missione africana ad Arusha, nella Tanzania. Nel secondo sessennio, inoltre, sono stati aperti i noviziati delle Filippine e della Tanzania.
Ottenendo il nulla osta dalla S. Sede, l'11 Ottobre 1997 la Congregazione ha potuto, finalmente, aprire il Processo di canonizzazione di P. Angelico Lipani, nella Cattedrale di Caltanissetta, presenziato dal vescovo Mons. Alfredo Maria Garsìa.
Gli anni del generalato di Madre Celestina sono stati permeati dallo spirito del Giubileo, la preparazione trinitaria prima (1997-1999), il grande evento nel 2000 (quasi tutte le suore poterono compiere un pellegrinaggio a Roma) e l'accoglienza dell'invito che il Papa S. Giovanni Paolo II aveva rivolto a tutta la Chiesa con la lettera apostolica Novo Millennio Ineunte, che, a termine del Grande Giubileo, dava le direttive spirituali da seguire, affinché il 2000 non rimanesse soltanto una memoria nella storia. L'intento che si è preposta Madre Celestina è quella di rivitalizzare il Carisma del fondatore, approfittando dalla grazia del Processo diocesano, che è stata un'occasione per scoprire e riscoprire la figura di P. Angelico.
Il 9 Luglio 2001, si è concluso, nella Cattedrale di Caltanissetta, la fase diocesana del Processo di canonizzazione di P. Angelico e gli atti sono stati consegnati da P. Florio Tessari, postulatore, alla Congregazione per le Cause dei Santi.
Nel Luglio del 2005 si è celebrato il 50° Anniversario della presenza della Congregazione in Brasile e, accogliendo la richiesta delle case sudamericane, Madre Celestina ha eretto la Provincia di Nossa Senhora de Guadalupe, comprendente le 13 case brasiliane e le 2 boliviane, con la concessione di celebrare i capitoli provinciali.
Madre Celestina ha visitato le varie case sparse nel mondo per mettersi in ascolto delle varie esigenze e si è fatta coadiuvare dalla Vicaria Generale, da Suor Daniela Bognanni e da Suor Immacolata Genova per ravvivare la vita nelle varie comunità.
Nell'XI Capitolo Generale, il 7 Luglio 2008 è stata eletta Madre Generale Suor Arcangelina Guzzo.
Il 14 Gennaio 1997 si è aperta la prima missione africana ad Arusha, nella Tanzania. Nel secondo sessennio, inoltre, sono stati aperti i noviziati delle Filippine e della Tanzania.
Ottenendo il nulla osta dalla S. Sede, l'11 Ottobre 1997 la Congregazione ha potuto, finalmente, aprire il Processo di canonizzazione di P. Angelico Lipani, nella Cattedrale di Caltanissetta, presenziato dal vescovo Mons. Alfredo Maria Garsìa.
Gli anni del generalato di Madre Celestina sono stati permeati dallo spirito del Giubileo, la preparazione trinitaria prima (1997-1999), il grande evento nel 2000 (quasi tutte le suore poterono compiere un pellegrinaggio a Roma) e l'accoglienza dell'invito che il Papa S. Giovanni Paolo II aveva rivolto a tutta la Chiesa con la lettera apostolica Novo Millennio Ineunte, che, a termine del Grande Giubileo, dava le direttive spirituali da seguire, affinché il 2000 non rimanesse soltanto una memoria nella storia. L'intento che si è preposta Madre Celestina è quella di rivitalizzare il Carisma del fondatore, approfittando dalla grazia del Processo diocesano, che è stata un'occasione per scoprire e riscoprire la figura di P. Angelico.
Il 9 Luglio 2001, si è concluso, nella Cattedrale di Caltanissetta, la fase diocesana del Processo di canonizzazione di P. Angelico e gli atti sono stati consegnati da P. Florio Tessari, postulatore, alla Congregazione per le Cause dei Santi.
Nel Luglio del 2005 si è celebrato il 50° Anniversario della presenza della Congregazione in Brasile e, accogliendo la richiesta delle case sudamericane, Madre Celestina ha eretto la Provincia di Nossa Senhora de Guadalupe, comprendente le 13 case brasiliane e le 2 boliviane, con la concessione di celebrare i capitoli provinciali.
Madre Celestina ha visitato le varie case sparse nel mondo per mettersi in ascolto delle varie esigenze e si è fatta coadiuvare dalla Vicaria Generale, da Suor Daniela Bognanni e da Suor Immacolata Genova per ravvivare la vita nelle varie comunità.
Nell'XI Capitolo Generale, il 7 Luglio 2008 è stata eletta Madre Generale Suor Arcangelina Guzzo.
Madre Arcangelina Guzzo, già dal Settembre 2008, ha iniziato la visita canonica in tutte le case, partendo da quelle della Sicilia. Si ricordano particolarmente la visita a Manila, a novembre, per la celebrazione del 25° Anniversario dell'arrivo delle Suore; il 25° della presenza in Bolivia e la partecipazione al I Capitolo Provinciale di Brasile e Bolivia.
Il 2 Dicembre 2009 è stata aperta una nuova casa in India, a Kollam.
L'organizzazione di convegni per conoscere la figura e il carisma del fondatore e della Congregazione hanno fatto da preparazione per la celebrazione del 125° Anniversario della Congregazione, si è studiata e riscoperta la vita di P. Angelico e delle prime suore, custodi del carisma originario.
Le celebrazioni del 125° Anniversario sono iniziate con un convegno da titolo La spiritualità di S. Francesco d'Assisi nella vita e attività apostolica del Servo di Dio P. Angelico Lipani, che si è tenuto nel Convento di S. Michele il 17 Ottobre 2009, e sono culminate con l'udienza generale e la celebrazione nella Cappella Papale della Basilica di S. Pietro il 13 Ottobre 2010, in quell'occasione il Papa Benedetto XVI, salutando le suore, ha loro rivolto queste parole: "nell'associarli alla (vostra) gioia per la ricorrenza giubilare dell'Istituto fondato dal Servo di Dio Angelico Lipani, auspico per ciascuno una rinnovata effusione di favori celesti, perché siano rafforzati i generosi propositi di testimonianza evangelica". In questo periodo è stato anche riattivato il notiziario della Congregazione, "Segni di Speranza".
Per coronare la celebrazione è stato, anche, pubblicato il libro Storia della Congregazione Suore Francescane del Signore, in cui don Francesco Lomanto, docente di Storia della Chiesa presso la facoltà teologica di Sicilia, ripercorre i 125 anni di grazia, che il Signore ha ispirato nel cuore di P. Angelico Lipani.
Nel 2020 si celebra il centenario della nascita al Cielo di P. Angelico, le celebrazioni sono iniziate il 6 luglio 2019 con una partecipata processione che ha percorso le vie centrali di Caltanissetta, in quello stesso giorno è giunta da Roma la notizia che il Santo Padre ha autorizzato la promulgazione del decreto riguardante l'eroicità delle virtù di Padre Angelico, che è adesso venerabile, cioè esempio per tutti delle più alte virtù cristiane.
Il 2 Dicembre 2009 è stata aperta una nuova casa in India, a Kollam.
L'organizzazione di convegni per conoscere la figura e il carisma del fondatore e della Congregazione hanno fatto da preparazione per la celebrazione del 125° Anniversario della Congregazione, si è studiata e riscoperta la vita di P. Angelico e delle prime suore, custodi del carisma originario.
Le celebrazioni del 125° Anniversario sono iniziate con un convegno da titolo La spiritualità di S. Francesco d'Assisi nella vita e attività apostolica del Servo di Dio P. Angelico Lipani, che si è tenuto nel Convento di S. Michele il 17 Ottobre 2009, e sono culminate con l'udienza generale e la celebrazione nella Cappella Papale della Basilica di S. Pietro il 13 Ottobre 2010, in quell'occasione il Papa Benedetto XVI, salutando le suore, ha loro rivolto queste parole: "nell'associarli alla (vostra) gioia per la ricorrenza giubilare dell'Istituto fondato dal Servo di Dio Angelico Lipani, auspico per ciascuno una rinnovata effusione di favori celesti, perché siano rafforzati i generosi propositi di testimonianza evangelica". In questo periodo è stato anche riattivato il notiziario della Congregazione, "Segni di Speranza".
Per coronare la celebrazione è stato, anche, pubblicato il libro Storia della Congregazione Suore Francescane del Signore, in cui don Francesco Lomanto, docente di Storia della Chiesa presso la facoltà teologica di Sicilia, ripercorre i 125 anni di grazia, che il Signore ha ispirato nel cuore di P. Angelico Lipani.
Nel 2020 si celebra il centenario della nascita al Cielo di P. Angelico, le celebrazioni sono iniziate il 6 luglio 2019 con una partecipata processione che ha percorso le vie centrali di Caltanissetta, in quello stesso giorno è giunta da Roma la notizia che il Santo Padre ha autorizzato la promulgazione del decreto riguardante l'eroicità delle virtù di Padre Angelico, che è adesso venerabile, cioè esempio per tutti delle più alte virtù cristiane.
Il monumento a P. Angelico, eretto nel cortile dell'Istituto di Caltanissetta inaugurato nel 1989